a danzare sull’aia illuminati dalle lucciole

Martedì 7 giugno 2022

 

 

Il percorso

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A danzare sull’aia illuminati dalle lucciole

Martedì 7 giugno, lungo la Pesa, tra lucciole e balli, la musica popolare l’ha fatta da padrona per ricordarci da dove veniamo e cosa stiamo lasciando. Tre artiste ci hanno accompagnato in questo percorso affascinante.

Le comari sull’uscio

Figure tipiche della tradizione, le comari sull’uscio sono le cantastorie delle musiche popolari toscane. Sospese tra passato e presente, ancorate alla loro terra ma aperte a nuove sonorità, ripropongono i racconti, i canti di lavoro, gli scherzi, le ninna nanne, i rispetti e i dispetti nell’uso toscano, tramandati per via orale fino ai giorni nostri. Elisabetta Cioni (contrabbasso, chitarra e voce), Chiara Degl’Innocenti (fisarmonica e voce), Cristina Petitti (viola).

L’Ottava Rima

Con le comari sull’aia si è ballato a ritmo di trescone, assaggiata la quadriglia, battuto a ritmo le mani, conosciuta la ottava rima, ascolato canzoni popolari come “il grillo e la formica” e inni alla pace come “oh gorizia tu sei maledetta”. una serata conclusa insieme alle lucciole, fino a notte inoltrata, su un’aia messa a disposizione di amici. Alcuni giovani reporter (che saranno premiati con crediti formativi) hanno registrato, preso appunti e chiesto alle musiciste i testi delle canzoni.

L’ottava rima ha stimolato per secoli la creatività e il pensiero di larghe fasce di contadini toscani. attraverso l’ottava si imparava la storia e la letteratura italiana, il ritmo e l’armonia musicale, si cantava sull’aia o nelle piazze. si duellavano a suon di rime le ragioni del contadino e del cittadino, del ricco e del povero, del padrone e dell’operaio, dell’uomo e della donna. insegnare l’abc di questa forma d’arte avvicina i ragazzi alla comprensione di un tempo vivo fino a pochi decenni fa.
Il canto e il ballo popolare potrebbero essere strumenti potenti nelle scuole. stasera ne abbiamo intuito le potenzialità educative su un’aia tra Monteripaldi e la Pesa. così come abbiamo percepito la potenza poetica di camminare insieme a migliaia di lucciole nel tempo del loro amore.

A danzare sull’aia illuminati dalle lucciole

Martedì 7 giugno, lungo la Pesa, tra lucciole e balli, la musica popolare l’ha fatta da padrona per ricordarci da dove veniamo e cosa stiamo lasciando. Tre artiste ci hanno accompagnato in questo percorso affascinante.

Le comari sull’uscio

Figure tipiche della tradizione, le comari sull’uscio sono le cantastorie delle musiche popolari toscane. Sospese tra passato e presente, ancorate alla loro terra ma aperte a nuove sonorità, ripropongono i racconti, i canti di lavoro, gli scherzi, le ninna nanne, i rispetti e i dispetti nell’uso toscano, tramandati per via orale fino ai giorni nostri. Elisabetta Cioni (contrabbasso, chitarra e voce), Chiara Degl’Innocenti (fisarmonica e voce), Cristina Petitti (viola).

L’Ottava Rima

Con le comari sull’aia si è ballato a ritmo di trescone, assaggiata la quadriglia, battuto a ritmo le mani, conosciuta la ottava rima, ascolato canzoni popolari come “il grillo e la formica” e inni alla pace come “oh gorizia tu sei maledetta”. una serata conclusa insieme alle lucciole, fino a notte inoltrata, su un’aia messa a disposizione di amici. Alcuni giovani reporter (che saranno premiati con crediti formativi) hanno registrato, preso appunti e chiesto alle musiciste i testi delle canzoni.
L’ottava rima ha stimolato per secoli la creatività e il pensiero di larghe fasce di contadini toscani. attraverso l’ottava si imparava la storia e la letteratura italiana, il ritmo e l’armonia musicale, si cantava sull’aia o nelle piazze. si duellavano a suon di rime le ragioni del contadino e del cittadino, del ricco e del povero, del padrone e dell’operaio, dell’uomo e della donna. insegnare l’abc di questa forma d’arte avvicina i ragazzi alla comprensione di un tempo vivo fino a pochi decenni fa.
Il canto e il ballo popolare potrebbero essere strumenti potenti nelle scuole. stasera ne abbiamo intuito le potenzialità educative su un’aia tra Monteripaldi e la Pesa. così come abbiamo percepito la potenza poetica di camminare insieme a migliaia di lucciole nel tempo del loro amore.

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Un canto contro la guerra della tradizione anarchica cantato nel corso della serata.

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Le comari sull’uscio